L'intervista

Sono stata sempre affascinata dal colore, una volta sono anvanzati dei barattoli di vernice, così ho cercato un pennello ed ho cominciato a sperimentare i segni e gli intrecci colorati creando così le mie prime composizioni spontanee su carta. Compozioni colorate che ho comincito a regalare visto che erano apprezzate.

Ho frequentato molto presto i musei apprezzando le diverse forme di espressione artistica, ma solo la pittura mi emozionava e affascinava profondamente. Così è stato naturale iniziare da autodidatta i miei primi esperimenti, guidata dai pittori che mi coinvolgevano di piu Afro Basaldella, Van Gogh e Kandinsky

Come quando cominci un attività nuova segui un richiamo, se poi ti fai coinvolgere entri nel flusso di ricerca, nel gioco e nella sperimentazione. Ricerchi un nuovo risultato, una diversa composizione; vuoi realizzare nuovi colori, oppure cerchi una particolare armonizzazione nella composizione del quadro e non smetti più vuoi descrivere altri orizzonti e senti di voler descrivere nuovi obiettivi.

Nel mio primo periodo ho utilizzato le vernici, mi affascinavano per la loro componente lucida e brillante, poi si sono rivelate inadatte per ottenere effetti meno grezzi. Quindi ho sperimentato i colori ad olio, gli ho trovati fantastici malleabili non ho aprezzato che richiedessero tanto tempo per l’asciugatura quindi ho scelto di studiare i colori acrilici. Gli acrilici sono perfetti possono essere diluiti in acqua, quindi sono anche più ecologici, permettono l’uso di diversi medium ed è possibile mescolalarli a sabbia colla o altri materiali per ottenere effetti particolari.

La pittura è diventata per me un mezzo espressivo e comunicativo. Nella composizione di ogni quadro racconto una storia, un condensato di pensieri emozioni ed eventi che mi sono accaduti. La mia pittura può essere considerata un diario per immagini, ricco di suggestioni prese da ciò che mi circonda. L’ideazione di un quadro può inziare da un immagine o da un oggetto che ha attirato la mia attenzione ma anche da un paesaggio o da un particolare osservato in natura.

La pittura astratta è uno spazio libero da ricreare, un piccolo mondo concentrato e imprevedibile. Uno spazio indipendente non soggetto alle leggi della logica ma dell’inconscio, della creatività della libera associazione. L’astrazione è per me una ricerca non estetica ma espressiva all’interno della tela stessa. La ricerca è libera ma non per questo meno rigorosa. Il quadro è nella fase di composizione un vero alter-ego che pone delle condizioni, fa richieste,  segue un filo conduttore e chiede a me quale esecutrice di soddisfarle. Il lavoro di ricerca e ridefinizione continua e si modifica nel suo procedere molte volte sino al momento in cui assume una sua centralità, un suo equilibrio compositivo ed espressivo. A quel punto si perfeziona si rifinisce sino al momento in cui il processo è ritenuto concluso apponendo la firma. Tutto ciò che ho descritto è riassunto nella definizione PSICO-SINTETICA.

Permettere all’artista di creare la sua personale opera d’arte. L’opera d’arte è un processo di costruzione di un immagine dall’interno all’esterno che coinvolge la sensibilità di chi guardando sa condividere il linguaggio visivo rappresentato. Quindi non ha solo un valore estetico ma trasformativo dell’energia e della percezione di sè nell’ambiente e nel contesto in cui il quadro è riposto. 

Donata Soppelsa ha commentato i quadri di quadri astratti Angela Cortese
Donata Soppelsa Collezionista arte Contemporanea

Recensione qradri astratti

L’arte di Angela “sorveglia” con spirito poetico l’esperienza della vita con semplicità di impatto e complessità di esecuzione.
 
La verità non sfugge e si rivela nelle forme che mutano fluenti sotto lo sguardo, ora con citazioni  del mondo naturale fatte di rocce incandescenti o mari dal gelido blu che si inabissano nel mondo onirico, ora con delicate corolle floreali che riconducono a volti o elementi di simbolismo antico (il drago, la balena, l’aquila).
 
Sotto le onde di interpretazioni soggettive l’artista concede la bellezza del colore come mezzo all’introspezione  spirituale personale e universale, valorizzando l’attimo fuggente con sovrapposizioni coloriche che sottendono la dialettica degli opposti: luci-ombre, rossi voraci e blu, bianchi candidi e verdi intensi.
 
In questo gioco vengono suscitati altrettanti sentimenti tra repulsione e attrazione, solitudine e libertà, apparenza e verità, per sfidare le costrizioni e svelare le conoscenze anche insolite delle vibrazioni coloriche.

Newsletter

Iscrivi per ricevere i nuovi articoli
Privacy Policy